Cosa considerare nella scelta di un campervan usato
Scegliere un buon campervan usato da comprare per viaggiare in Australia non è semplice. Serve prendere in considerazione diversi fattori, tenendo sempre presente il proprio budget, e bisogna districarsi in un mare di annunci di campervan usati su internet e sui giornali locali.
Ecco quindi una guida pratica ed esauriente, per aiutare a fiutare i cattivi affari, e a concentrarsi sui tipi di campervan che valga davvero la pena acquistare – in base ad una serie di caratteristiche. Non solo per evitare fregature o perdite di tempo, ma soprattutto per scegliere il mezzo perfetto per viaggiare a lungo termine in Australia.
Il campervan sarà la vostra casa mobile per mesi, se non anni. Col campervan percorrerete decine di migliaia di chilometri su strade asfaltate e non; cucinerete, mangerete, trascorrerete serate intere; attraverserete aree deserte, aride e caldissime; oppure fredde, umide e con pioggia battente per giorni; al suo interno custodirete tutti gli effetti personali, e dormirete ogni notte. Bisogna assolutamente scegliere quello giusto.
Campervan, camper o motorhome?
Per prima cosa, bisogna essere sicuri di quello che si sta cercando. In questo articolo abbiamo dato una definizione di cosa sia un campervan, a confronto di altri motorhome (case mobili, o case a motore).
I vantaggi di acquistare un campervan, invece che altri mezzi più grandi (o più piccoli) sono:
- Spesa iniziale minore: se siete in Australia per un massimo di due anni (utilizzando due Working Holiday Visa), non vale la pena spendere decine di migliaia di dollari per l’acquisto di un camper.
- Dimensioni: un campervan non è altro che un furgone. Può essere parcheggiato negli spazi solitamente riservati alle autovetture. Può essere imbarcato allo stesso prezzo delle automobili. È relativamente agile nelle grandi città. Non serve un tipo di patente particolare per guidarlo.
- Consumi: un campervan è più leggero di un camper, e se in buono stato consuma di meno.
- Comfort: pur non avendo un gabinetto, una doccia o l’aria condizionata nella sua parte vivibile, un buon campervan è attrezzato per viaggiare e campeggiare in modo confortevole. E non bisognerà preoccuparsi di svuotare il contenuto della toilette, visto che non ce n’è.
Se quindi pensate che l’acquisto di un campervan, a livello di dimensioni ed equipaggiamento, faccia per voi, siete nel posto giusto.
Chilometraggio
Ovviamente, più basso è il numero sul contachilometri, meglio è. Qualsiasi mezzo oltre i 350mila chilometri è da considerarsi come una spada di Damocle – pronto a lasciarsi andare in qualsiasi momento, a meno che non sia stato mantenuto in modo diligente e scrupoloso.
Annata
In vendita si trovano furgoni camperizzati degli anni Settanta ed Ottanta (non restaurati): da evitare, anche se costano pochissimo. Nonostante spesso montino un motore sostitutivo (segno che l’originale ha ceduto sotto il peso degli anni e dei chilometri), questo non è garanzia che tutto funzioni alla perfezione. Dagli anni Novanta in poi (e in relazione al numero di chilometri percorsi) si va sul sicuro.
Benzina, diesel o GPL?
Partiamo da un dato di fatto: il costo del diesel, in Australia, non è più basso di quello della benzina. È spesso simile, se non più alto.
Meglio dunque un campervan a benzina o diesel? Noi votiamo per la benzina, per una serie di motivi puramente personali, e una ragione pratica. Partiamo da questa: con un motore a benzina, la manutenzione e le riparazioni sono più facili ed economiche. I pezzi di ricambio, anche dei modelli più vecchi, si trovano in quasi tutti i garage australiani, anche quelli in paesini in mezzo al nulla. Con il diesel c’è un rischio maggiore di rimanere per strada e di dover ricorrere ad interventi meccanici dispendiosi per poter ripartire.
E poi c’è tutta una serie di considerazioni sul feeling di un motore a benzina, a confronti di un diesel. Chiamateci tradizionalisti, ma il suono, la reattività e le vibrazioni di un sano quattro cilindri a benzina non hanno niente a che vedere con il sussulto soffocato da “chiatta sul fiume Kwai” del diesel. E il profumo quando si fa rifornimento? E l’odore degli scarichi? Noi votiamo per la benzina.
Una nota sul GPL (LPG in Australia). È molto economico (in quanto in Australia si estrae gas dappertutto). Non ci sono campervan motorizzati unicamente a GPL, ma alcuni modelli dalla metà degli anni Novanta ad oggi hanno un motore a doppia alimentazione, col GPL come seconda scelta. È una soluzione molto buona per ridurre i consumi, ma in questo caso meglio orientarsi su un campervan del post 2000, il che può portare il costo iniziale oltre i 20mila dollari.
Trazione anteriore, posteriore o quattro ruote motrici?
Esistono campervan a quattro ruote motrici. Vale la pena comprarli? Pensiamo di no. Considerato il peso totale, le dimensioni e, soprattutto, l’arredamento (frigo, fornelli, guardaroba, eccetera), pur con quattro ruote motrici non riuscirete mai ad attraversare zone rocciose o sabbiose senza rimanere bloccati, o senza ritrovarsi tutti gli armadietti rotti dalle vibrazioni.
Che sia a trazione anteriore o posteriore, invece, un campervan è sufficiente per portarvi quasi ovunque. Potete guidare sulla sabbia, se è compatta. Potete guidare su strade sterrate, se andate piano (o pianissimo, a seconda delle condizioni), e se non c’è fango. Non potrete attraversare ruscelli, scalare mura di fango o di roccia, o guidare su dune di sabbia – ma non potreste farlo neanche con un campervan 4WD.
Cambio manuale o trasmissione automatica?
Considerato il fatto che per il 90 per cento del tempo il campervan verrà guidato su strade pressoché dritte, per distanze di centinaia di chilometri, e costantemente in quinta, avere una trasmissione automatica non è un grande vantaggio. Anzi: nel caso rimaniate con la batteria scarica, se la trasmissione è automatica non sarà possibile effettuare una partenza a spinta, e bisognerà sperare di ricevere assistenza o di venire trainati.
E poi, diciamolo: la leva del cambio dà un certo di godimento – o no?
Hi-top o Pop-top?
In altre parole: con un tetto alto e statico, o con il tettuccio rialzabile?
Ci sono pro e contro per entrambe le soluzioni.
- Hi-top: non dovrete alzare e abbassare il tettuccio ad ogni stop; ma l’altezza del mezzo supera in questo caso i due metri, escludendovi da molti parcheggi sotterranei, o rialzati, o in autosilos; la resistenza aerodinamica è più alta, e di conseguenza i consumi sono sensibilmente maggiori. Il centro di gravità è anche più alto, e la guidabilità ne risente. Meno rischi di formazione di ruggine, in quanto non ci sono parti mobili.
- Pop-top: il furgone è alto tanto quanto un normale van (circa un metro e novanta): più aerodinamico, e guidabile in tutti i tipi di parcheggi (o trasportabile su tutti i battelli sul quale lo vorrete imbarcare). Dovrete alzare il tettuccio ogni volta che campeggiate – una procedura di trenta secondi. Il canvas ripiegabile che unisce il furgone al tettuccio può deteriorarsi col tempo. Formazione di ruggine nelle parti di saldatura e attorno alle braccia mobili. Consumi leggermente inferiori rispetto agli hi-top.
Quali marche e modelli?
Le marche e i modelli di campervan più comuni sono:
- Mazda E2000 (come il nostro) / Ford Econovan
- Toyota HiAce
- Mitsubishi Express
- Volkswagen T3
- Mercedes Vito
- Ford Transit
- Nissan Urvan e Nissan Nomad
Equipaggiamento
Come abbiamo specificato nell’articolo sui campervan in generale, un furgone camperizzato che si rispetti deve avere:
- Abbastanza spazio per camminare a testa alta (o quasi) al suo interno.
- Area cucina: fornello collegato ad una bombola del gas. Lavandino collegato ad una cisterna d’acqua.
- Arredamento realizzato su misura e professionalmente.
- Divano letto
- Frigorifero 3-way
- Batteria ausiliaria 12V deep cycle, per alimentare luci e apparecchi elettrici.
Se una o più di queste cose mancano… vi troverete a sentirne la mancanza!
Accessori extra, per extra punti
- Awning (tendalino). Se di buona qualità (le italiane Fiamma sono le più raccomandate), valgono da sole un migliaio di dollari. E vi portate un angolo di ombra ovunque (e una mini veranda per quando piove).
- Bull bar. Noi lo chiamiamo “kangaroo killer”, o “ammazzacanguri”. È una struttura in metallo montata di fronte al paraurti, per proteggere il mezzo da impatti frontali. Come si evince dalle dozzine di canguri morti sui lati della strada, in Australia è piuttosto comune ritrovarsi a proprio malgrado ad investire degli animali selvaggi. Il bull bar può salvare l’intero furgone da danni seri, nel caso di un impatto frontale. Anche se, nel caso l’oggetto sia una mucca, non ci sarà molto di salvabile.
- Rear bar. Il nostro funziona anche da portabiciclette. È una protezione in metallo simile al bull bar, ma per il retro del mezzo. Ci è stato utilissimo in innumerevoli manovre, quando abbiamo colpito alberi, piloni e rocce in retromarcia. La rear bar non solo ha attutito il colpo, ma ha protetto lo sportello posteriore e il lunotto da ammaccature e crepe.
- Radio CB. Alcuni veicoli sono equipaggiati con ricetrasmettitori su banda cittadina (citizens’ band, CB). Utile per comunicare con road train, con compagni di viaggio su altri mezzi, o in caso di emergenza. CB portatili sono comunque disponibili a poche decine di dollari, anche se hanno una portata minore.
- Attrezzatura da campeggio: sedie, tavolini, piatti, padelle, lampada, eccetera. Se il mezzo acquistato è vuoto, dovrete comprarvi tutto ex novo.
In conclusione
Comprate un campervan con meno di 350mila chilometri, dell’inizio degli anni Novanta, a benzia, cambio manuale e trazione posteriore, con il tetto rialzabile, una conversione professionale, ed equipaggiato di tutto punto. Ossia: siamo un po’ di parte (il nostro mezzo).
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