Tre buoni motivi per visitare Wolfe Creek Crater

Lasciamo perdere i luoghi comuni legati al film thriller-horror-splatter. Se siete da quelle parti, avete un veicolo attrezzato e possibilmente a quattro ruote motrici, e qualche giorno da “buttare via”, vale sicuramente la pena far visita a Wolfe Creek Crater, il secondo più grande cratere meteoritico al mondo.
Un po’ di storia: il cratere è stato scoperto dagli Europei nel 1947 (durante una ricognizione aerea), ma le tribù locali di Aborigeni lo conoscevano da molto tempo, e l’hanno chiamato Kandimalal. Lo testimoniano le tradizioni orali che descrivono le origini del cratere, origini attribuite come spesso succede a due “serpenti arcobaleno” (rainbow snakes).
Un motivo quindi l’abbiamo già detto: è uno dei luoghi più iconici per chi è appassionato non solo di astronomia, ma anche di geologia, storia naturale e cultura aborigena. Il cratere ha un diametro di quasi un chilometro, è profondo sessanta metri, e presenta una forma pressoché circolare.
C’è poi il fatto che non è certo una destinazione alla moda: per arrivarci, bisogna percorrere circa 160 chilometri di strada sterrata (Tanami Road) partendo da uno svincolo lungo la Victoria Highway, a una ventina di chilometri Ovest di Halls Creek, il centro abitato più vicino. Dubitiamo però che Halls Creek possa essere il vostro “campo base” (o il campo base di chiunque): più probabile un posto come Kununurra, Katherine o addirittura Darwin o Broome. Il che significa almeno un paio di giorni di viaggio solo per raggiungere il parcheggio della riserva naturale – quel luogo sinistro reso famoso dal film. Vi serviranno provvigioni (tanta acqua, e cibo), benzina in abbondanza, torce, attrezzatura da campeggio (c’è un campeggio spartano con bagni pubblici, ma niente acqua), telefono satellitare (molto improbabile che ci sia segnale telefonico da quelle parti), e magari anche un fucile, per stare tranquilli.
Terzo motivo? Guardate il film. Ok, abbiamo detto che avremmo lasciato il film da parte. Ma guardatelo, possibilmente con amici e familiari. E poi potrete dire: “io ho passato la notte in quel posto”.
Nota: come menzionato in quest’altro post, noi non abbiamo visitato il Wolfe Creek Crater. Qualcuno di voi ci è stato? Lasciate un commento, o contattateci – vogliamo le vostre storie.
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