Manly, un angolo di pace a Sydney
Freschi di nottata-benzina, ci siamo diretti a Manly, un sobborgo nel Nord di Sydney, per raggiungere il quale abbiamo attraversato l’Harbour Bridge. Lungo la strada principale si apre l’Oceano Pacifico. Una distesa di blu elettrico che riflette i raggi ottusi del sole di prima mattina, e che ci abbaglia all’improvviso con la sua presenza maestosa. Viaggeremo con questo stesso oceano alla nostra destra per le prossime settimane, una distesa d’acqua ininterrotta, seppur spesso mitigata e camuffata dalle frastagliature della costa Est.
Dal centro di Manly si estende un promontorio che sembra immergersi in un lago – quella che in realtà è una ripiegatura interna del Pacifico. Il promontorio è un parco collinare tappezzato di cartelli che spiegano la storia di come una volta lì ci fossero giacimenti di gas, dell’importanza storica, eccetera. Ma la serenità della vista sulla baia, e le case arroccate sulle colline circostanti, e gli alberi delle barche che si muovono come lancette di un pendolo ipnotizzatore: questo rende speciale Manly, a 20 minuti dal centro di Sydney ma anni luce lontano dal caos della città.
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