Springvale e il circo di personaggi del Sundowner
Ci sono molti residenti al Sundowner. Gente che per necessità o per scelta finisce a vivere in cabine o vecchi caravan parcheggiati lì per l’eternità. Agglomerati di alluminio e fibra di vetro che sembrano ormai un tuttuno con l’asfalto e con i pannelli e le strutture semi-metalliche che ne aumentano i metri cubi.
Lì abbiamo conosciuto Gordon, di origine serba, costretto a vivere in una vecchia roulotte dopo due matrimoni andati male. Supportato da sussidi governativi, e in attesa di avere abbastanza soldi per tornare nei Balcani.
O Mike, che pare fosse uscito dalla famiglia Addams – non la versione cinematografica, ma il telefilm degli anni Ottanta. Un metro e sessanta per un metro, barba sfatta, ispida e unta, testa ovale con un riporto da un’orecchio all’altro, i capelli radi e di un marrone morto, tendente al rossiccio. Lo scalpo coperto da croste, dello stesso colore dei capelli: terriccio bruciato. La dentatura a macchie. Il mercoledì mattina lo si vedeva passare con un asciugamano sulle spalle: la sua doccia settimanale.
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