Springvale e il circo di personaggi del Sundowner
Abbiamo incontrato poi un ecuadoregno, sbilanciato da qualche birra di troppo. Si è fermato a curiosare intorno al nostro furgone proprio la prima sera che eravamo lì, alimentando i dubbi e le perplessità nei riguardi del posto. Non abita nel campeggio, ma nel “vicinato”. Gli piace però, nei fine settimana, fare un giro tra i caravan e parlare con la gente. E bere birra, a quanto pare. Finisce per parlarci del miracoloso business in cui è coinvolto, “più per passione che per denaro“. Risulta essere una di quelle catene-multi-marketing-piramidale (al suono della parola “piramide” lui esclama subito: “No! Il fondatore è un dottore per davvero“). Ci salutiamo con la vaga promessa che un giorno magari proveremo uno dei prodotti miracolosi di FeedLife (curano cancro, depressione, malattie infettive, invecchiamento, calli e digestione difficoltosa), e che l’acquisteremo sicuramente da lui, e magari entreremo anche nel grande business, come subordinati. Non l’abbiamo più visto dopo la prima sera, per fortuna.
E tutto, comunque, è filato liscio da lì in poi. Il circo ci ha pagato senza esitazione, via bonifico. Dal furgone non è sparito niente. Mike si è fatto la doccia ogni mercoledì. E noi abbiamo versato una piccola lacrima, prima di lasciare quel posto.
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