A caccia di… tumuli di termiti
Ma sono preda o predatore? In effetti potrebbero spararmi un colpo in testa ed abbandonarmi qui, in mezzo al nulla: chi mi ritroverà mai? Nessun testimone, nessuno che sappia esattamente dove sono o cosa stia facendo in Australia. Meglio non pensarci. Concentrarsi sui propri passi tra rocce e arbusti. Ci saranno serpenti? Ho un paio di pantaloncini corti, mentre loro sono coperti di tutto punto – ci sarà un motivo? Magari dopo avermi sparato racconteranno che mi ha morso un serpente e che sono caduto in un fiume…
Percorriamo quella che mi sembra a tutti gli effetti un’ampia circonferenza, e ci ritroviamo all’auto senza alcun avvistamento vero e proprio. Ci sono tracce di asini che calpestano le impronte degli pneumatici dell’auto: si stanno prendendo gioco di noi? Di maiali, invece, neanche l’ombra.
Alla fine sento: “Beh, una sparata non te la toglie nessuno, comunque”. E’ proprio vero? Siamo arrivati al dunque? Sembra di sì. L’obiettivo designato è un tumulo di termiti. Non troppo lontano (una cinquantina di metri), non in movimento, abbastanza grande e resistente, e facilmente illuminabile con i fari dell’auto. E non illegale da riempire di buchi.
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